venerdì 10 aprile 2009

Economia ambientale

ECONOMIA AMBIENTALE
L’economia dell’ambiente vede l’economia reale come un SISTEMA APERTO.
L’attività economica è limitata o vincolata(limiti assoluti,relativi,sociali).
MILL:economia vista in 1 stato stazionario,con 1 stock costante di capitale umano(persone) e 1 costante di capitale fisico(macchine,edifici..).
ECONOMIA=SISTEMA APERTO⇒si creano prodotti di scarto che alla fine tornano nell’ambiente(contaminazione,inquinamento).
Si verifica 1 perdita non compensata di benessere(qualità della vita), a causa di 1 COSTO ESTERNO⇐INQUINAMENTO.

L’ECONOMIA ESTESA
L’economia è 1 sistema aperto e circolare che può funzionare solo con il sostegno del proprio fondamento ecologico⇒è soggetta a vincoli materiali.
MODELLO DI BILANCIO DEI MATERIALI:si basa sulla 1° e 2° legge della Termodinamica e descrive le interazioni economia-ambiente; rappresenta l’economia come 1 sistema di lavorazione di materiali e di trasformazione di prodotti; i materiali “utili” sono introdotti nel sistema economico x poi passare a 1 serie di mutamenti nei propri stati di energia ed entropia(dell’utilità);dopo 1 certo periodo di tempo ciò che è emesso dal sistema sottoforma di non prodotto può essere parzialmente riciclato e i materiali residuali “inutili”(rifiuti) possono essere restituiti all’ambiente in varie fasi del processo economico.
L’entropia è 1 grandezza che misura l’irreversibilità di 1 trasformazione.Quando l’entropia aumenta, l’energia nel sistema diventa meno disponibile x effetto del “lavoro utile”.
Ogni estrazione,produzione e consumo di risorse comporta inevitabilmente la creazione di una quantità di prodotti di scarto(residui) uguale,in termini di materia/energia, a quella delle risorse che vengono immesse nel processo economico.
2° legge della Termodinamica:legge di entropia, stabilisce che nn è possibile che il 100% di questi prodotti di scarto venga reimmesso nel flusso delle risorse(riciclaggio).
I sistemi naturali sono patrimoni multifunzionali,l’ambiente fornisce agli esseri umani una vasta gamma di funzioni e servizi di valore economico:una base di risorse naturali(risorse rinnovabili e nn rinnovabili),un insieme di beni naturali(risorse di paesaggio e svago),una capacità di assimilazione dei rifiuti,un sistema di sostegno alla vita.
Date determinate condizioni,il meccanismo di mercato è in grado di conseguire 1 allocazione efficiente delle risorse, purchè nn siano presenti ESTERNALITA’;quando ci sono e/o devono essere allocati beni DI TIPO PUBBLICO, i mercati potrebbero nn essere efficienti.
I compratori(domanda) e i venditori(offerta) che entrano in contatto tramite 1 processo di scambio volontario decentralizzato possono determinare 1 prezzo d’equilibrio e 1 allocazione efficiente delle risorse.

Il prezzo della merce è di importanza primaria nella determinazione della quantità che gli individui sono disposti ad acquistare e che le aziende sono pronte a mettere in vendita. Tutti gli altri fattori che potrebbero influenzare domanda e offerta sono supposti dati.



Nel punto e, , dato il prezzo di mercato P.
In e, la disponibilità marginale dei consumatori a pagare è pari al costo marginale di produzione di quel bene.Tale situazione è efficiente se sono soddisfatte le condizioni che caratterizzano 1 mercato di concorrenza perfetta,nn ci sono beni pubblici né esternalità,cioè se: esiste 1 gran nr di acquirenti e di venditori,vi è 1 informazione perfetta,la merce che viene scambiata può essere posseduta individualmente,i costi pieni della produzione e del consumo si riflettono sui prezzi di mercato. Al prezzo e la quantità richiesta è pari alla quantità offerta. Nel mondo reale i mercati nn sono perfettamente concorrenziali.
ESTERNALITA’=effetti collaterali e nn intenzionali della produzione e del consumo che influiscono, positivamente o negativamente, su terzi.
BENI PUBBLICI→NON RIVALITA’ NEL CONSUMO(il consumo del bene da parte di qualcuno nn diminuisce la quantità consumabile dagli altri)
↓NON ESCLUDIBILITA’(1 individuo nn può impedire/”escludere” a 1 altro individuo il consumo di quella risorsa).
Molti beni ambientali sono risorse di PROPRIETA’ COMUNE e/o di LIBERO ACCESSO.
Se la capacità di assorbimento dei rifiuti dell’ambiente è limitata, il meccanismo di mercato nn può essere esente da effetti di esternalità a meno che:
-il materiale e l’energia immessi nella produzione nn generino rifiuti di alcun tipo(efficienza del riciclaggio al 100%) e che tutti i prodotti finali vengano alla fine completamente distrutti nel consumo;→viola la termodinamica,la legge sulla conservazione dell’energia;
-i diritti di proprietà riguardino tutti i beni ambientali rilevanti e sia consentito lo scambio in mercati concorrenziali.→è impossibile date delle caratteristiche di molti beni ambientali.

LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Esiste 1 alto grado di sostituibilità fra tutte le forme di capitale(fisico,umano e naturale);SOSTENIBILITA’ MOLTO DEBOLE/MOLTO FORTE.
SVILUPPO SOSTENIBILE=1 sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la possibilità x le generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
Bisogna rispettare l’EQUITA’ INTERGENERAZIONALE e l’EQUITA’ INTRAGENERAZIONALE.
Lo SS dovrebbe permettere 1 miglioramento del livello di vita delle popolazioni(povere) evitando costi significativi e nn compensati x le generazioni future.
SS:corriponde allo sviluppo economico che dura nel lungo periodo.
X lo SS serve 1 trasferimento di 1 stock di capitale aggregato nn inferiore a quello che esiste ora(REGOLA DEL CAPITALE COSTANTE A SOSTENIBILITA’ DEBOLE).
SOSTENIBILITA’ DEBOLE si basa su SOSTITUIBILITA’ PERFETTA fra le ≠ forme di capitale.
Certi elementi dello stock di capitale naturale nn possono essere sostituiti da capitale costruito dall’uomo⇒CAPITALE NATURALE CRITICO xkè beni nn facili da sostituire o del tutto da tutelare attr. SOSTENIBILITA’ FORTE.
1 economia deve risparmiare abbastanza da poter compensare il deprezzamento del capitale fabbricato dall’uomo e del capitale naturale.
PRINCIPIO PRECAUZIONALE e LIVELLO MINIMO DI SICUREZZA:è necessario arrivare in qualche modo ad 1 compromesso fra l’impiego di risorse x ottenere benefici economici e la conservazione di patrimoni e di flussi di risorse x mantenere 1 flusso di benefici sostenibile,in 1 contesto di incertezza e di possibili irreversibilità.X soddisfare il CONTRATTO SOCIALE INTERGENERAZIONALE la generazione attuale potrebbe escludere a priori sulla base dei costi opportunità sociali(misure di ciò cui la società sarebbe costretta a rinunciare), quelle attività di sviluppo che potrebbero portare ad 1 deprezzamento del capitale naturale oltre 1 certa soglia x il costo dei danni o x condizioni di irreversibilità(ad 1 perdita di capitale naturale critico,di servizi di sostegno alla vita,di specie e di processi fondamentali).
I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA stabiliscono la necessità della conservazione,a meno che i benefici cui si rinuncia nn siano molto elevati; la SOSTENIBILITA’ FORTE stabilisce invece che,qualisiasi siano i benefici cui si rinuncia,1 perdita di capitale naturale critico è cmq accettabile.
VIVIBILITA’ SOSTENIBILE:può essere promossa solo mediante politiche che riducano la vulnerabilità.
NORME x adattarsi da sostenibilità molto debole a molto forte:i tassi di sfruttamento nn dovrebbero superare i tassi si rigenerazione,la tecnologia dovrebbe essere caratterizzata da 1 progresso tecnico in grado di favorire l’efficienza, si dovrebbe sfruttare il CAPITALE NATURALE RINNOVABILE ma a 1 tasso pari alla creazione del CNR stesso.

IL FUNZIONAMENTO DEI MERCATI E LE CAUSE DEL LORO FALLIMENTO
2 categorie x le economia mondiali:ECONOMIE DI MERCATO(nelle quali i produttori decidono quali beni produrre e vendere ai consumatori;sono prevalenti) e le ECONOMIE A PIANIFICAZIONE CENTRALE(è lo stato che decide chi produce,che cosa e quanto).In realtà molte economie sono sistemi misti.
La produzione di beni consente al produttore di scambiare i beni prodotti con denaro e creare così reddito.
Il produttore deve assicurarsi che il quantitativo di denaro ricevuto in cambio della merce prodotta(il ricavo dell’azienda) superi i costi,in modo da poter ricavare 1 profitto(la differenza fra ricavi e costi) e da permettere all’azienda di continuare la propria attività,fine della massimizzazione del profitto.
Esiste 1 relazione inversa fra il prezzo di 1 articolo e la quantità che ne viene richiesta:curva decrescente:se il prezzo di 1 bene diminuisce,le aziende ne riducono la produzione mentre se sale ne aumentano l’offerta;relazione fra il prezzo di 1 merce e la quantità offerta dai produttori:curva crescente.

Esiste 1 solo prezzo(Pe il prezzo di equilibrio del mercato) in corrispondenza del quale la quantità di carta che i produttori desiderano offrire è pari alla quantità di carta che i consumatori desiderano comprare(Q).
Una quantità marginale si riferisce a ogni singola unità, il RICAVO MARGINALE è costituito dalla variazione del ricavo totale di 1 azienda in seguito alla vendita di 1 unità del proprio prodotto.
Il prezzo di mercato determina quanto l’impresa riceve x ogni unità venduta e il suo ricavo marginale.

2 categorie:COSTI FISSI(nn cambiano al variare della produzione) e COSTI VARIABILI.
A differenza del ricavo marginale il COSTO VARIABILE MARGINALE della produzione di qualsiasi bene è difficilmente indipendente dal quantitativo prodotto;ciò avviene a causa di variazioni della produttività.
Ogni volta che 1 aumento della produzione comporta 1 aumento della produttività si ha 1 riduzione dei costi variabili marginali.
Alla fine la produttività finisce con il diminuire e il costo variabile marginale finisce col crescere:curva del COSTO VARIABILE MARGINALE che prima scende poi sale.
In corrispondenza del livello di produzione ottimale di mercato il profitto totale sarà massimo.
L’incentivo al profitto,caratteristico del libero mercato, induce le aziende ad aumentare la produzione fino al punto in cui i costi variabili marginali sono pari ai ricavi marginali, dato che questo punto coincide con il massimo profitto possibile che 1’azienda può conseguire.
Il costo di produzione di ogni successiva unità(costo variabile marginale) finisce con il salire a mano a mano che l’impresa aumenta il livello di produzione.Quando il costo variabile marginale eguaglia il ricavo marginale,l’azienda smette di espandere la produzione totale.
L’impresa sarà estremamente attenta a nn sprecare le risorse che generano costi di produzione.
I mercati liberi forniscono alle aziende 1 forte incentivo a conservare tutte le risorse che devono pagare.Queste risorse saranno utilizzate solo fino al punto in cui il loro costo è pari al reddito che generano e nn si andrà oltre questo limite nel loro sfruttamento.
I mercati usano le risorse solo se il loro valore è inferiore a quello dei beni finali alla cui produzione sono destinate. Alcuni prezzi di mercato,elettricità,possono riflettere solo in parte il vero costo dell’impiego di certe risorse.
Il costo x l’impresa di impiegare risorse ambientali senza prezzo è nullo e perciò l’impresa aumenta il loro impiego fino a quando nn è + possibile ottenere dalla loro utilizzazione alcun aumento dei ricavi.
FALLIMENTO DEL MERCATO;quando le imprese decidono il quantitativo di risorsa da utilizzare tengono conto solo del prezzo di mercato..Quando 1 impresa sfrutta e degrada 1 risorsa ambientale senza prezzo nn sostiene costi interni ma determina 1 costo esterno x la società.
PRODUZIONE DI BENI⇒INQUINAMENTO⇒COSTI ESTERNI
REGOLA DELLA DECISIONE DI MERCATO dell’impresa privata:si devono produrre tutte quelle unità di prodotto che consentono all’impresa di conseguire un BENEFICIO PRIVATO MARGINALE NETTO positivo(con RICAVO MARGINALE superiore a COSTI VARIABILI MARGINALI) e fino al punto in cui RM=CVM, che caratterizza il livello di produzione ottimale secondo il mercato.
REGOLA DELLA DECISIONE SOCIALE:i costi esterni(COSTI ESTERNI MARGINALI) devono anch’essi essere presi in considerazione e gli inquinatori dovrebbero essere costretti a pagare x l’inquinamento provocato.
BENI PRIVATI:ESCLUSIVITA’ e RIVALITA’ DI CONSUMO(divisibilità).
I BENI AMBIENTALI:possono essere:-nn esclusivi e divisibili(riserve ittiche),-esclusivi e indivisibili(spiagge private),-nn esclusivi e indivisibili(panorami,aria).
I prezzi di molte risorse nn riflettono spesso i costi totali determinati dal loro impiego;molte risorse ambientali nn sono caratterizzate da 1 prezzo connesso al loro sfruttamento;risorse ambientali e inquinamento dell’ambiente impongono dei costi reali sul resto della società;queste situazioni di inadeguatezza del mercato sorgono quando 1 impresa produce beni che creano profitti privati ma che impongono anche alla società costi esterni.






L’ANALISI COSTI-BENEFICI
BENEFICIO=tutto ciò che aumenta il benessere.
COSTO=tutto ciò che riduce il benessere.
Principio che 1 allocazione “migliore” delle risorse è quella che soddisfa maggiormente le preferenze degli individui,l’inividuo dovrebbe accettare la proposta di passare alla situazione A se: (Ba-Ca)>0
DAP=disponibilità degli individui a pagare, in cambio di 1 beneficio;
DAA=disponibilità degli individui ad accettare,x tollerare 1 costo.
MIGLIORAMENTO PARETIANO:è EFFETTIVO se la compensazione è realmente versata,è POTENZIALE se la compensazione potrebbe essere pagata in teoria.
Nell’equazione il tempo nn compare→PREFERENZA TEMPORALE→SCONTO.
Il fattore di sconto è l’inverso dell’interesse scomposto e nasce dal fatto che gli individui attribuiscono 1 peso inferiore al beneficio o al costo futuro rispetto a quello presentee.PREFERENZA TEMPORALE→Presente preferito al futuro.
Si aggiunge il fattore tempo: ∑t(Bt−Ct)(1+r) >o
X evidenziare costi e benefici ambientali, E=costo o beneficio ambientale netto:
∑t(Bt−Ct±Et)(1+r) >0 ANALISI COSTI-BENEFICI

E’ necessario che la somma dei valori attuali dei benefici nn ambientali(B) meno i costi nn ambientali(C) e del valore netto del cambiamento ambientale(E) sia positiva.

Attribuendo 1 peso inferiore ai benefici e ai costi futuri,lo sconto ha alcuni effetti spiacevoli x quanto riguarda l’ambiente.
X determinare il TASSO DI SCONTO: s=p+u∗c s=tasso di preferenza temporale(t.di sconto della società)
p=tasso di preferenza temporale pura(t.di sconto che si
determina semplicemente xkè si preferisce il presente
al futuro)
c=tasso di crescita del consumo reale pro capite
u=misura del tasso al quale il benessere supplementare,
utilità,derivante dal consumo diminuisce al crescere
del consumo(elasticità marginale del consumo)
X semplicità u=1: s=p+c
Se nn consideriamo la preferenza temporale pura: s=c
Il tasso di sconto sociale è pari al tasso di crescita dell’economia.
Ruolo del valore positivo presunto di c nella formula del tasso di preferenza temporale sociale.

Approccio alternativo:studiare il COSTO OPPORTUNITA’ DEL CAPITALE, misurare il tasso di rendimento del miglior investimento con rischio equivalente che risulta spiazzato dal particolare progetto che si decide di intraprendere.
1 beneficio o 1 costo deve essere quantificato in misura minore quanto + è incerto il suo verificarsi.
Il modo x introdurre l’incertezza nelle preferenze è quello di includere 1 VALORE DI OPZIONE nella stima del beneficio o del costo.
Lo scopo dell’impiego dei tassi di sconto è privilegiare il presente sul futuro.
Tutte le forme di capitale dovrebbero essere mantenute in qualche modo intatte o accresciute;lo stock di capitale naturale deve essere mantenuto intatto.Bisogna pretendere che ogni danno ambientale sia compensato da progetti specificatamente diretti al miglioramento dell’ambiente.











LA VALUTAZIONE DELL’INTERESSE PER LA NATURA
L’individuo,sulla base dell’informazione disponibile,pondera la quantità,la qualità e il prezzo proposti.
VALORE ECONOMICO DEI BENI AMBIENTALI:x fare confronti che coinvolgono 1BENE o 1 SERVIZIO SENZA PREZZO è necessario ATTRIBUIRGLI 1 VALORE.
Nel mercato gli individui esercitano la possibilità di scelta confrontando la propria DISPONIBILITA’ A PAGARE con il prezzo del prodotto.
La valutazione economica dei beni ambientali che nn hanno 1 mercato può essere + o – imperfetta,a seconda del bene in questione e del contesto ambientale ed economico cui esso si riferisce.
Il surplus totale del consumatore è pari al valore complessivo del bene,e si verifica x molti beni ambientali.
VALORI D’USO:derivano dall’utilizzazione effettiva dell’ambiente.
VALORI D’OPZIONE:relativi all’opzione d’uso futuro dell’ambiente,+ complessi,sono espressione delle preferenze(disponibilità a pagare);di solito è positivo.Si collega al VALORE D’EREDITA’ che riflette la disponibilità a pagare x conservare l’ambiente a beneficio dei propri discendenti.
VALORI NON D’USO:valori nn strumentali che appartengono alla natura reale delle cose,nn sono associati ad 1 uso effettivo o all’opzione di usare il bene.
VALORE ECONOMICO TOTALE=VET=VALORE D’USO EFFETTIVO+VALORE D’OPZIONE+ VALORE DI ESISTENZA.
L’ecosistema aggregato possiede 1 VALORE PRIMARIO;tutti i valori d’uso e nn d’uso sono VALORI SECONDARI;il VET include le diverse componenti del valore secondario totale,ma il valore primario del sistema aggregato NON è incluso nel VET.
I VALORI D’USO INDIRETTO degli ecosistemi sono spesso avvolti da incertezza,VALORI NON D’USO come VALORI D’USO PASSIVO.
2 approcci base x valutazione monetaria nel contesto delle risorse ambientali:quelli che valutano 1 bene attr. 1 curva di domanda e quelli che nn li utilizzano.
APPROCCIO DELLA RISPOSTA ALLA DOSE:richiede l’esistenza di dati che colleghino la reazione fisiologica umana allo stress da inquinamento.
TECNICA del COSTO DI SOSTITUZIONE:considera il costo della sostituzione o del ripristino di 1 bene danneggiato e utilizza questo costo come misura del beneficio del ripristino.
APPROCCIO DEL PROGETTO OMBRA:sostiene che il costo di qualsiasi progetto diretto a ripristinare 1 ambiente a causa di 1 vincolo di sostenibilità corrisponde ad 1 valutazione minimale del danno provocato.
In 1 contesto di inquinamento è talvolta possibile osservare 1 COMPORTAMENTO RIDUTTIVO in termini di SPESE DESTINATE ALLA PREVENZIONE.
APPROCCIO del COSTO OPPORTUNITA’ nn si tenta di misurare direttamente i benefici ambientali.
2 tipi fondamentali di valutazione della curva di domanda:-la domanda può essere misurata esaminando le PREFERENZE DICHIARATE(espresse) degli individui nei riguardi dei beni ambientali,-la domanda può essere rivelata esaminando gli ACQUISTI INDIVIDUALI DI BENI DI MERCATO CARATTERIZZATI DA 1 PREZZO.
METODO DEL COSTO DEL VIAGGIO:metodo di rivelazione delle preferenze;il valore ricreativo deve essere messo in relazione al costo del viaggio;ma presenta problemi:i costi del tempo(ignorarli determina 1 significativa sottovalutazione del valore ricreativo che la gente ottiene dalla visita ad 1 luogo),potrebbe essere 1 beneficio;viaggi con visite multiple,i luoghi sostitutivi,la decisione di acquisto di 1 abitazione,i visitatori nn paganti.
METODO DELLA VALUTAZIONE EDONICA(MVE) tenta di valutare i servizi ambientali la cui presenza influisce direttamente su determinati prezzi di mercato;nel mercato immobiliare;ma problemi:la sua implementazione nn è facile(stima della relazione fra il prezzo dell’abitazione e la qualità dell’ambiente circostante),il mercato immobiliare può essere condizionato da fattori esterni.
Sia il METODO DI VALUTAZIONE CONTINGENTE che il METODO DI VALUTAZIONE EDONICA sono basati su valutazioni individuali dei beni ambientali rivelate da acquisti di beni caratterizzati da 1 prezzo di mercato e che sono associati al consumo di determinati beni ambientali.
METODO DI VALUTAZIONE CONTINGENTE:metodo di preferenza espressa.
Approccio del MVC presenta problemi:sottovalutazione della DAP(Gli individui tendono a sottovalutare ciò che essi realmente pagherebbero nel tentativo di ridurre i successivi versamenti),la DAA supera la DAP;le DAP devono essere preferite alla DAA,la differenza fra 1 parte e il tutto,il problema dello strumento di pagamento,il problema del punto iniziale(la scelta dell’offerta iniziale influisce sull’ammontare finale della DAP).

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