L’ambiente è x tutte le imprese 1 enorme question mark xkè molit consumatori considerano la qualità ambientale 1 fattore importante di scelta ma non si traduce spesso in comportamento d’acquisto.Ma è sempre + diffuso il consumerismo ecologico praticato da consumatori integralisti ke comprano solo prodotti verdi. Dilemma ecologico. Sempre + diffuse le iniziative a favore del green management promosse dalle associazioni di categoria.
Nonostante questa serie di iniziative il green management resta 1 sfida affascinante ma troppo rischiosa.
Solo alcune imprese italiane,le + innovative, stanno gestendo 1 strategia di green marketing,ke può essere ispirata da: -l’emergere del consumatore ecologico e il successo delle imprese concorrenti orientate al green marketing o,peggio ancora, da incidenti ambientali;
-l’etica e la responsabilità sociale dell’impresa.
Le motivazioni ke possono spingere le imprese ad avviare 1 management ambientale possono essere:
-negative: la pressione della normativa sull’impatto ambientale,sulla gestione dei rifiuti e sulla sicurezza del lavoro e i connessi rischi di sanzioni amministrative e penali o l’atteggiamento ostile della comunità dovuto a incidenti ambientali;
-positive: la riduzione dei costi ambientali attr. i risparmi nell’attività dello smaltimento rifiuti e il miglioramento continuo,la riduzione degli accantonamenti a fondo rischi e dei premi assicurativi,il miglioramento dell’efficienza e dell’immagine aziendale,l’aumento del consenso della collettività,la maggior competitività,il + agevole accesso al credito e + motivazione del personale.
Le piccole imprese,nonostante i punti di debolezza,sn in grado di:
-adottare prima dei loro concorrenti profit e con successo il green management;
-dare spazio e risorse alla creatività ecologica rivolta alla creazione di nuovi prodotti/servizi sostenibili(eco compatibili) caratterizzati da 1 minor uso di energia,materie prime e imballaggi,dal maggior utilizzo di materiali riciclati o riutilizzati, da 1 maggior durata e da 1 + accentuata multifunzionalità;
-rendere verdi la coesione e la motivazione delle risorse umane e consolidare la legittimazione sociale.
Le etichette ecologiche europee e l’Ecolabel
Il consumatore ecologico ha bisogno di certezze ke possono essere date solo dalla certificazione di prodotto:
Ecolabel=etichetta ecologica europea,promossa e gestita dalla Commissione europea,ke esprime 1 giudizio positivo sull’intero ciclo di vita del prodotto;nn può essere inserita nel marchio di fabbrica e può essere attribuita solo ai beni di consumo destinati al consumatore finale ma nn prodotti intermedi; attualmente sn etichettabili solo lavatrici,carta igienica,lavastoviglie,detersivi…
L’ecolabel è poco diffusa in Italia a causa degli elevati costi di attivazione e del diritto di utilizzo.
Le imprese sociali ke intendono agire da innovatore ecologico possono disporre di 3 strumenti:la norma ISO 14001, l’Emas e l’Ecolabel.
Le principali caratteristiche dell’Emas
Lo strumento ke meglio può indicare alla piccola impresa sociale come avviare 1 sistema di gestione ambientale è l’Emas(Environment Management and Audit Scheme) introdotto in Italia nel 1995 ma diventato operativo dal 1997 e ora è poco diffuso,presenta queste caratteristiche:
-si basa sull’adesione volontaria delle imprese ke progressivamente sviluppano 1 processo di confronto,di emulazione e di competitivitò(green benchmarking);
-mette in rilievo la responsabilità delle imprese nella protezione dell’ambiente;
-individua l’informazione al pubblico e la dichiarazione ambientale come elemento chiave della norma;
-promuove l’efficienza ambientale delle imprese attr. la migliore gestione delle materie prime e la progressiva eliminazione dell’inquinamento;le imprese ke adottano l’Emas perseguono il miglioramento continuo;
-promuove le migliori prassi di gestione ambientale;
-accresce la cultura della qualità totale ke è anche qualità ambientale.
L’Emas NON rappresenta:1 metodo di misura delle prestazioni ambientali,1 strumento di controllo adottato dalle autorità competenti x il controllo dell’applicazione della normativa vigente,1 marchio di qualità ecologica dei processi(a differenza dell’Ecolabel ke certifica l’ecocompatibilità del singolo prodotto).
L’Emas si basa sul miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell’impresa ke po’ essere attuato attr. il ciclo PDCA in un periodo da 1 a 3 anni.
PLAN→politica e impegno ambientale,analisi dell’impatto ambientale,verifica del rispetto delle norme,fissazione obiettivi,pianifica degli interventi ambientali;
DO→attuazione degli interventi ambientali;
CONTROL→rilevazione e confronto dei risultati con gli obiettivi,dichiarazione ambientale,iscrizione nel registro;
ACT→individuazione degli interventi correttivi,adattamento degli standard.
Il miglioramento delle prestazioni ambientali a livello tecnico si può avere attr. la riduzione e scelta di materie prime rinnovabili,riciclabili,utilizzo di energia rinnovabile e di tecnologie pulite,+ vita utile dei prodotti.
Gli svantaggi dell’Emas sn gli alti costi e investimenti iniziali ke difficilmente possono sostenere le piccole imprese ke ha anche difficoltà ad accedere alle info e poca gestione della qualità..
I costi dell’Emas sn:-costi di adesione e mantenimento dell’Emas;
-costi x la qualità ambientale:+ alti all’inizio ma col tempo si compensano con i minori costi di nn qualità ambientale.
L’Emas è difficile da applicare alla piccola impresa sociale ma rappresenta il + valido modello di gestione ambientale fondato sul rispetto della normativa,sul miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e sulla loro comunicazione alla collettività.
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